Corone singole in metallo- ceramica vs. restauri diretti in composito con perni in fibra di vetro nei denti anteriori devitalizzati con ferula: studio randomizzato controllato a 8 anni

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Corone singole in metallo- ceramica vs. restauri diretti in composito con perni in fibra di vetro nei denti anteriori devitalizzati con ferula: studio randomizzato controllato a 8 anni

Corone singole in metallo- ceramica vs. restauri diretti in composito con perni in fibra di vetro nei denti anteriori devitalizzati con ferula: studio randomizzato controllato a 8 anni

INTRODUZIONE
Le corone singole a copertura totale sono considerate la procedura gold standard per i denti devitalizzati che hanno perso una buona parte di tessuto dentale grazie al fatto che presentano bassi tassi di fallimento annuale e buona estetica.
Nonostante gli alti tassi di longevità, i principali svantaggi delle corone singole sono legati ai maggiori costi e al grande sacrificio di struttura dentale necessario durante la preparazione del dente.
Il restauro diretto con build-up in composito e perno in fibra di vetro per fornire ritenzione al moncone rappresenta una valida alternativa dal momento che riduce significativamente i costi rispetto alle corone oltre al fatto che permette di conservare la struttura dentale sana.

MATERIALI E METODI

In uno studio prospettico, randomizzato e controllato (RCT), sono stati esaminati 82 denti devitalizzati, divisi in due gruppi in base al tipo di restauro Test: restauro diretto in composito con perno in fibra (PFR) vs. controllo: corona completa (C).
I denti dovevano presentare almeno una parete residua, effetto ferula, assenza di problematiche parodontali ed endodontiche.

Il tempo di consegna della corona metallo-ceramica e la finitura finale del restauro in resina composita sono stati considerati il punto di partenza. I pazienti sono stati richiamati annualmente per esami clinici e radiografici. È stata eseguita una radiografia interprossimale, per osservare l’adattamento marginale e le carie dentali, e una radiografia periapicale, per osservare l’eventuale presenza di lesioni periapicali quindi si e’ valutato il tasso di successo ( restauri che non hanno richiesto alcun intervento) e il tasso di sopravvivenza ( restauri che sono stati riparati e sono ancora funzionali).

RISULTATI

Nel gruppo con resina composita sono stati osservati ventidue fallimenti di cui sei non riparabili. Nel gruppo delle corone in ceramica sono stati osservati cinque fallimenti, di cui tre non riparabili. Il tasso di successo a 8 anni è risultato dell’85,0% per le corone e del 43,2% per le resine composite, mentre il tasso di sopravvivenza è risultato del 93,8% per le corone e del 97,6% per le resine composite.(Tabella 1.)


Tabella 1.

CONCLUSIONI

Dai dati di questo studio si può concludere che:
le corone in metallo- ceramica hanno un tasso di successo, dopo 8 anni di follow-up, più elevato rispetto ai restauri diretti in composito.
la resina composita ha avuto un rischio di fallimento cinque volte superiore rispetto alle corone metallo-ceramiche.
Il tasso di sopravvivenza e’ simile, quindi il paziente deve essere consapevole del fatto che i restauri in resina composita potrebbero richiedere più interventi nel tempo sebbene prevedano una maggiore preservazione della struttura dentale sana.
Questi aspetti devono essere discussi con il paziente al momento della pianificazione del processo decisionale.

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